N. 528-529: La «verità» separata dai fatti (Cartaceo)

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Una riflessione critica sulla presunta «verità» (priva di riscontri fattuali o di adeguate
verifiche) che viene data per certa nel tempo della «comunicazione globale» nei più
diversi ambiti (da quello giornalistico-informativo, a quello dei social media, fino alle
ricostruzioni storiche, alla psicologia, alla pseudo-scienza che pretende di sottoporre a
giudizio le conoscenze e le acquisizioni di carattere medico e scientifico). Nei diversi
contributi della sezione monotematica – firmati da filosofi, antropologi, economisti,
scienziati – un inquadramento, realizzato a partire da una pluralità di ottiche, della
complessità del rapporto fra corretta informazione e cultura scientifica da una parte e
«fake news» dall’altra; ne risalta l’esigenza pressante di fare i conti con le nuove forme di
curiose (o dannose) mode culturali e con i pregiudizi tipici del nostro tempo della
complessità, propagati assai spesso tramite un uso disinvolto e, a tratti, irresponsabile di
mezzi di comunicazione di massa capaci di parlare potenzialmente ad un uditorio
smisurato, con notevoli rischi per la vita sociale e per la medesima democrazia.

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