Il Sogno di una Cosa è una grande festa per la libertà della cultura, la pace, i diritti umani che l’Associazione «Testimonianze» organizza almeno due volte l’anno per l’autofinanziamento della rivista fondata da Ernesto Balducci.
Tradizionalmente, prima del grande stop imposto dalla pandemia, Il Sogno di una cosa si è svolto ad inizio estate a Molin del Piano, a casa di Irene e Bruno, gli storici amici che generosamente hanno messo a disposizione la loro grande capacità di accoglienza e di convivialità per incontri sempre piacevolissimi all’ombra dei grandi alberi dell’aia. Una introduzione con la riflessione sui temi della rivista, declinati di volta in volta come spettacolo musicale, teatrale o poetico e poi la classica bruschetta come aperitivo e la cena con la mitica carbonara di Bruno e l’ottima grigliata di Siro, il tutto accompagnato da abbondante vino, grandi chiacchierate e risate in compagnia degli amici che da tanti anni seguono le vicissitudini della nostra rivista.
Altrettanto tradizionalmente, il Sogno di una cosa ha trovato ospitalità, grazie alla grande collaborazione di Daniele, presso il Circolo ricreativo «Vie Nuove», poco prima di Natale, con la presentazione, nel pomeriggio, di un volume di «Testimonianze» e poi con la cena preparata dall’ottimo cuoco Maurizio, cena che ha visto riuniti i soci e gli amici di «Testimonianze» con i soci del Circolo, in una grande occasione di festa e di intrattenimento, con musica dal vivo e lotteria finale, bandita dal nostro simpaticissimo amico Massimo.
Non sono mancate, negli anni, anche altre occasioni per il Sogno di una cosa: a Barberino Val D’Elsa, a Bucine, a Perlamora, a Monsanto, a Montebeni, ovunque gli amici della rivista, che tutti ringraziamo, hanno generosamente collaborato per i nostri incontri, che auspichiamo poter ricominciare a fare, non soltanto per la salute della rivista, ma soprattutto perché questo significherebbe la sconfitta del virus e il ritorno sereno alla vita di relazione.