QUESTONUMERO
E’ presto per dire se ha un effettivo fondamento la speranza della fine di quel «paradigma tridentino», che ha caratterizzato una notevole porzione di storia della Chiesa. Quel che è certo è che si è prodotta una concatenazione di eventi, messaggi e simboli che, in ambito strutturale, pastorale e culturale, sembrano connotare nel segno deciso del cambiamento il pontificato di papa Francesco (o, secondo la denominazione da lui prediletta fin dall’inizio, del nuovo «vescovo di Roma»).
Pierluigi Onorato, Laicità in bilico
E’ all’interno del più generale tema della modernità, che ne è la matrice storica e culturale, che il tema della laicità è stato, implicitamente, affrontato da Ernesto Balducci. Un tema-chiave, di cui vengono ricostruite le non poche aporie che ne hanno storicamente connotato la configurazione e l’affermazione in rapporto alla questione di fondo della libertà. Sono nodi che oggi, in forma nuova, vengono pressantemente al pettine e a cui il costituzionalismo moderno, per un verso e, per un altro, una concezione antropologica tendente a connettere produttivamente universalismo e rispetto delle identità particolari hanno cercato di fornire risposte al’altezza della sfida dei tempi ed a recuperare lo statuto autentico di un’ esigenza di fondo delle nostre società democratiche.
Giannino Piana, L’improvvida evanescenza del principio-laicità
Il principio della laicità viene oggi messo in crisi da una sempre maggiore ingerenza della Chiesa cattolica nelle questioni politiche (soprattutto in Italia) e da un laicismo esasperato che vuole relegare l’esperienza religiosa all’ambito puramente privato. Conviene recuperare allora la lezione del Concilio Vaticano II – che dette per la prima volta pieno riconoscimento all’autonomia della politica –, con la ripresa di quel clima di apertura e di dialogo e nella prospettiva della costruzione di un mondo più libero e più solidale.
Ripensare Il Principe di Machiavelli nell’età della globalizzazione
Una riflessione a più voci su un’opera chiave della cultura politica, Il Principe, della quale quest’anno ricorre il cinquecentenario e sulla figura del suo autore, Machiavelli, del quale molto si è dibattuto nel corso dei secoli che da lui ci separano: in positivo, reputandolo come il creatore della scienza politica, e in negativo, tanto da coniare il termine «machiavellismo» per indicare il cinismo politico. Collocato al di fuori di una dimensione puramente commemorativa, il riferimento a Machiavelli, effettuato in un’ottica aperta e «plurale», rimanda alla riscoperta diretta della sua opera e del suo pensiero, al di fuori dei luoghi comuni che intorno ad essi sono fioriti e pone in evidenza l’importanza di una lezione che, nell’inedito contesto del mondo «globale» appare di sorprendente attualità in ordine alle questioni dell’autonomia, dell’efficacia e delle finalità dell’azione e della dimensione politica.
Severino Saccardi, In un’età senza Principi?
Valdo Spini, A convegno sul Principe nella Cina degli anni 2000
Chiara Molducci e Massimiliano Pescini, Un viaggio culturale in terra di S. Casciano
Andrea Bigalli, Il «parroco di Machiavelli»
Gianfranco Pasquino, Battere la fortuna e governare la globalizzazione
Sandro Rogari, Il pensatore che voleva abbattere i confini
Marzia Pieri, Oltre l’enigma di quel sorriso malinconico
Roberto Barzanti, Quelle pagine piegate alle convenienze della storia
Fabio Dei, Hannah Arendt, Antonio Gramsci e «l’utopista» Machiavelli
Giuseppe Vettori, Come secondare i tempi e la natura delle cose
Simone Siliani, Una pianta della fertile terra fiorentina del XVI secolo
Silvia Alessandri, Roma e Firenze: se in mostra è il «Segretario fiorentino»
Olga Mugnaini, L’emozione di «tradurre» Il Principe
Stefano Zani, Savonarola e Machiavelli si danno appuntamento nell’età planetaria
Laura Coser, Oltre la logica della «golpe» e del «lione»: Machiavelli riletto attraverso Ernesto Balducci
Nicoletta Marcelli, «Patriota» e difensore del «bene comune»: il Machiavelli di Villari
Marco Mayer, Machiavelli, il PD e la battaglia (fratricida) del Quirinale
Paolo Cugini, Risvegliare le coscienze: il «caso» di Bahia
La corruzione politica a livello locale affligge il Brasile, e soprattutto la zona povera del Nordest, con meccanismi clientelari di controllo sociale difficili da sradicare. Un resoconto del lavoro teso a creare, in situazioni come quella di Bahia, attraverso l’azione legislativa e l’impegno dei movimenti sociali (fra cui quelli di ispirazione cattolica) una nuova coscienza politica e a costruire un diverso rapporto fra cittadini e istituzioni. Temi che, anche alla nostra latitudine, sia pure in forme diverse, sono evidentemente all’ordine del giorno.
Le linee di un Corso di perfezionamento on line dedicato alle ambivalenze della storia del «secolo breve» ed alla comprensione delle dinamiche del «mondo globale», rivolto prioritariamente al mondo della scuola e promosso , insieme, dalla IUL («Italian University line») di Firenze e da «Testimonianze».
Gabriele Parenti, Fiction story: il mondo della «TV della porta accanto»
Una breve ricostruzione della storia della fiction come occasione per gettare uno sguardo sulla televisione italiana e sulle scelte culturali e politiche da essa operate (prima in regime di monopolio e poi, con l’avvento delle TV private, in regime di concorrenza) relativamente ad un modo di fare «educazione» nei confronti di un pubblico di spettatori i cui gusti ed interessi si sono andati trasformando con il modificarsi della società.