Ascoltare il respiro del mondo
L’attualita’ del messaggio di Balducci
Di Daniele Pasquini e Andrea Parti
Dopo la pubblicazione del Quaderno n.2 “Ascoltare il respiro del mondo” sono state molte le iniziative di presentazione, di dialogo e di approfondimento incentrate sulla figura di Ernesto Balducci.
Venerdì 16 Novembre, Circolo 1° Maggio, Sieci
Venerdì 16 novembre, alle Sieci (comune di Pontassieve) al Circolo 1° Maggio, in una sala intestata a Balducci, nell’anniversario dei 30 anni di fondazione del circolo si è tenuto un incontro per la presentazione del Quaderno n. 2. In fondo alla sala, una targa riportava le sue parole “l’Uomo del futuro o sarà uomo di pace o non sarà”. I relatori della serata sono stati il dottor Giulio Mannucci (preside Istituto Superiore Ernesto Balducci di Pontassieve e socio della nostra associazione), Maurizio Poggi (presidente del Circolo 1°Maggio delle Sieci) e Severino Saccardi. L’attualità e l’importanza di trasmettere un messaggio evangelico umanizzato, che seppur di forte rilevanza teologica, possa essere alla portata di tutti, anche dei meno vicini alla fede e alla cultura cristiana sono fondamentali per Balducci. L’importanza del fondatore di “Testimonianze” forse era proprio quella di riuscire, in tempi frammentati, a rendere universale ciò che prima altrimenti sarebbe stato destinato a pochi.
L’incontro è proseguito ricordando la vicinanza di Ernesto Balducci a grandi personaggi della Chiesa Fiorentina, soprattutto Don Milani, La Pira. La Chiesa Fiorentina capace di portare un messaggio forte a tutti, testimoniato con l’azione e con una freschezza altrove assente. Valori della dignità umana, della speranza, della pace e della non violenza.
La potenza del suo linguaggio, “parlava come scriveva, era capace di impostare discorsi complessi” – sia oralmente che per scritto – “e renderli lineari”. Un uomo che grazie alla sua capacità di comunicazione trovava il dialogo il mezzo naturale e primo per determinare ogni tipo di relazione.
Maurizio Poggi è intervenuto per approfondire, con una domanda, il rapporto con di Balducci con i Vescovi, riferendosi in particolar modo al funerale in Duomo. Non c’era forse stata qualche polemica con Piovanelli? Il direttore ha smentito, facendo cenno invece allo stupore nel vedere come quell’evento fosse divenuta una manifestazione plurale, capace di raccogliere persone generalmente raccolte sotto le bandiere più disparate. Ha ricordato come Balducci avesse sempre avuto la volontà di rimanere dentro la Chiesa, e che fosse comunque una sua convinzione quella di cambiare le cose “dall’interno”. Cosa, peraltro, testimoniata anche dal Cardinal Piovanelli stesso in più di un’occasione (è presente anche una video-intervista al Cardinale sul cd-rom allegato al volume 421-422).
La serata si è poi conclusa con un bel confronto spontaneo sui vari temi di attualità: l’odio diffuso, la distorsione delle notizie, le pazzie del tifo organizzato e la violenza tra i giovani.