QUESTONUMERO
5 Per un «atlante» dei diritti umani
(Volume monografico speciale a cura di Miriana Meli, Riccardo Noury, Severino Saccardi, Martina Ucci)
Il volume, realizzato in collaborazione con Amnesty International Italia, prende spunto dalla pubblicazione del Rapporto 2022-2023 sulla situazione dei diritti umani nel mondo anche per raccontare la storia e il lavoro di questa organizzazione non governativa internazionale, impegnata, in maniera sempre più incisiva, nella difesa delle libertà fondamentali, a partire dal lontano 1961, anno della sua fondazione da parte di Peter Benenson. A 75 anni dalla Dichiarazione universale dei diritti umani dell’ONU, del 1948, abbiamo ritenuto opportuno sviluppare una riflessione critica sulla situazione dei diritti umani a livello globale, sollecitando una serie di interventi, di contributi e di analisi su diverse situazioni e su diversificati aspetti della complessa realtà contemporanea. Spunti e appunti per un «atlante» dei diritti umani, in cui dar conto di temi legati alle libertà fondamentali indicate della Dichiarazione, nonché ai diritti sociali, alla condizione delle donne e alla questione di genere, alla crisi ambientale e all’accesso alle risorse naturali. Ma a che punto è, dunque, la lunga marcia dei diritti umani? Dai diversi interventi, sembra emergere un quadro dai molti chiaroscuri (alle volte dalle tinte assai fosche, soprattutto se guardiamo all’oggi), ma che indica, con uno sguardo a più lunga distanza, come significativi passi avanti siano stati fatti a partire da quelle date, il 1948 e il 1961, che vengono qui prese a riferimento per indicare la nascita e la crescita di una nuova consapevolezza in merito all’importanza dei diritti umani.
6 Riccardo Noury a colloquio con Severino Saccardi, Diritti conquistati e diritti negati: settantacinque anni dopo la Dichiarazione Universale
23 In tema di libertà
24 Flavio Fusi, Il valore grande di un mestiere rischioso
32 Stefano Marcelli, Democrazia e libertà di stampa: simul stabunt, simul cadent
39 Ahmad Rafat, La libertà di stampa nell’era di Internet
44 Edoardo Bucci e Andrea Carcuro, Giovani e libertà di espressione: l’esperienza di «Scomodo»
49 Gianni Criveller, Cosa significa essere credenti in Cina, Hong Kong e Myanmar
56 Cecilia Brighi, Quel silenzio che circonda il Myanmar
61 Giuliana Sgrena, «Donna, vita, libertà»: più che uno slogan, una visione del futuro
67 Maryam Pezeshki, Smalto rosso ciliegia
77 Barbara Schiavulli, Afghanistan, due anni dopo
85 Samia Kouider, Stato di diritto o Stato «securitario»?
94 Mariacristina Molfetta, A proposito di libertà di movimento
98 Diletta Bellotti, Manifesto Cutch
100 Valentina Melis, Dallo stalking al femminicidio il passo è breve
105 Federica Vettori, Diritti delle donne in Italia: un cammino irto di ostacoli
111 Marco Mayer, Perché è sbagliato contrapporre diritti individuali e diritti sociali
116 Francesco Bezzi, Il potere come sinonimo di arbitrio
121 Marcello Flores (intervista a cura di Martina Ucci), Diritti umani: a che punto è la «lunga marcia»?
132 Accesso alle risorse: un diritto primario
133 Valdo Spini, Accesso alle risorse e sostenibilità ambientale nel «mondo della complessità»
136 Andrea Giuntini, Diritto alle risorse alimentari: una questione «planetaria»
144 Giorgio Valentino Federici, Sviluppo e sostenibilità ambientale: una sfida globale?
151 Giancarlo Ceccanti, Un diritto primario: la risorsa acqua
157 Tommaso Pacetti, Per una rilettura ecologica della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani
163 Simone Siliani, Diritti umani e «responsabilità estesa»
171 Fra guerra e pace
172 Salvatore Garzillo, Ucraina: frammenti (drammatici) di storie
180 Randa Ghazy, Quei dieci giorni fra Gaza e Cisgiordania
184 Rodolfo Ragionieri, All’indomani del sette ottobre
191 Debora Barenbaum (intervista a cura di Miriana Meli e Victor Montenegro), Nei giorni del terrore
198 Andrea Iacomini, In nome dei diritti dei bambini
Giudizi, opinioni e riferimenti a fatti specifici proposti dai singoli autori (che vanno, tutti, ringraziati per i loro interventi) non necessariamente potranno coincidere con il punto di vista della direzione della rivista e dei curatori del volume.
Da precisare, inoltre, che i drammatici eventi, avvenuti nei primi giorni di ottobre con l’attacco terroristico di Hamas a Israele, seguito poi dai bombardamenti israeliani su Gaza, a volume praticamente chiuso, ci hanno spinto a proporre almeno un intervento relativo alla questione mediorientale (che ringraziamo Rodolfo Ragionieri di aver scritto in maniera sollecita), inserito nella sezione intitolata Tra guerra e pace, e una testimonianza diretta dei drammatici avvenimenti visti dal lato di Israele (della quale ringraziamo Debora Barenbaum). Per quel che riguarda l’articolo di Randa Ghazy, sulla situazione palestinese, è importante sottolineare che è stato scritto prima degli avvenimenti del 7 ottobre.
Il presente volume è stato realizzato in collaborazione con