Giulio Mannucci, «Nuovi barbari», nostri figli – Nella società globalizzata i saperi proposti dalla scuola vengono spesso collocati dai giovani su un piano parallelo, circoscritto e scarsamente significativo, rispetto a quello nel quale elaborano il loro rapporto con la realtà. Si pone quindi il problema di riunificare i due percorsi, ricollegando scuola e percorso vitale dei giovani.
A 40 anni dalla morte di don Milani a cura di Severino Saccardi
Bruno Becchi, Lorenzo Milani, una personalità a più dimensioni – Rivisitare oggi la figura di don Lorenzo Milani vuol dire individuare elementi attuali nella sua opera, quale la «critica costruttiva» (verso la Chiesa di allora e verso la Chiesa di oggi), l’impegno per l’elevazione civile degli umili (ieri i montanari del Mugello, oggi gli stranieri immigrati), la coerenza di vita, elemento essenziale per qualunque messaggio. Mauro Sbordoni, Don Milani e i maestri della repubblica Un invito a recuperare la lezione di don Milani e le lezioni degli altri «maestri della repubblica» come Celestine Freinet, Mario Lodi o Albino Bernardini per un rinnovamento della scuola e della società italiana. Ernesto Balducci, Il messaggio pastorale e pedagogico di don Lorenzo Milani. La figura di don Milani come prete e come maestro, in un intreccio in cui l’elemento pedagogico non si separa da quello di fede e riscatto umano.
Galassia Internet Sezione monotematica a cura di Davide De Grazia
Davide De Grazia, Le mani sulla Rete – L’importanza che Internet va sempre più assumendo negli scambi economici e finanziari, ma anche culturali e sociali, nei comportamenti individuali e collettivi e nelle dinamiche politiche nazionali e globali rende ormai improcrastinabile la ricerca di modelli organizzativi e strumenti di azione politica nuovi, che riescano a ricondurre la gestione della Rete alla legittimazione democratica.
Laura Sartori, Il divario digitale: l’accesso a Internet – La rete Internet costituisce il principale interprete dei processi di globalizzazione economica, culturale, finanziaria. La riduzione del «divario digitale», ovvero delle diseguaglianze, a livello globale e sociale, nell’accesso a questo mezzo di comunicazione rappresenta dunque una sfida di fondamentale importanza in vista del superamento delle differenze tuttora esistenti tra paesi e tra cittadini nell’accesso alle risorse informative e ai nuovi servizi.
Luisa Brunori, L’informazione via Internet tra censura e libertà – La Rete offre grandi opportunità di diffusione di un’informazione alternativa e indipendente rispetto a quella veicolata dai canali ufficiali. Ne sono ben consapevoli i governi autoritari di tutto il mondo, che non esitano a concludere accordi commerciali con le multinazionali della comunicazione via Internet per censurare le informazioni sgradite e perseguire i cyberdissidenti. A contrastare queste nuove forme di repressione si va affermando un nuovo tipo di attività informativa, che sfrutta le possibilità tecnologiche e relazionali offerte dalla stessa Rete.
Enrico Bisenzi e Anna Carola Freschi, Rete e motori di ricerca: cronaca di una navigazione critica – I motori di ricerca sono il riferimento principale per il pubblica di massa di Internet, sono i nuovi grandi mediatori della comunicazione on line: questo grande potere può essere contrastato non solo creando un’offerta di intermediazione/selezione alternativa ma anche .imparando ad utilizzare i motori di ricerca in maniera critica e funzionale ai nostri bisogni di cittadini del mondo assetati di fonti informative.
Anna Carola Freschi, Democrazia elettronica e partecipazione al tempo del neoliberismo – Le opportunità di partecipazione offerte dalle nuove tecnologie della comunicazione sono state colte solo in parte dagli attori politici istituzionali, che le hanno più spesso utilizzate secondo gli schemi usuali della politica, piuttosto che per attivare canali continui e fecondi di confronto con i cittadini e per lasciare spazio all’emersione di nuovi soggetti e istanze sociali. Del resto, non è dalla sola innovazione tecnologica che ci si può attendere il rilancio del valore della partecipazione e della politica nella società di oggi.
Leonardo Maccari, Il copyright sulla cultura – Una delle sfide della società dell’informazione è la ricerca del delicato punto di equilibrio tra la fondamentale esigenza della diffusione della cultura e quella della giusta remunerazione del lavoro di produzione culturale. Gli strumenti legislativi e tecnologici messi in campo fino ad oggi sembrano più orientati a salvaguardare gli interessi dei grandi gruppi economici che a garantire i diritti dei produttori e dei fruitori delle opere culturali.
Andrea Sartini, La società del controllo – Nota sul paradigma protezione/esposizione Un’ipotesi di lettura di quella che si può definire la società del controllo a partire dalla categoria interpretativa protezione/esposizione.
Giulia Checcucci, In fuga dalla realtà – Nell’esperienza di una psicologa, il ritratto di un’infanzia e di un’adolescenza che perdono sempre di più il contatto con la realtà, con le relazioni umane e con lo scorrere del tempo e tendono a chiudersi nella dipendenza dalle realtà virtuali create dalle nuove tecnologie.
Gabriele Parenti, L’America e il mito ambiguo dell’ultimo Occidente – La storia del mito di una terra nuova, un paradiso da ritrovare, circonda i rapporti tra europei e America. Oggi solo se l’America saprà abbandonare il mito della propria «diversità» potrà ritrovare i principi più pregnanti della sognata terra della libertà e delle opportunità.
Giacomo Trentanovi, Barberino Val d’Elsa e Santiago Ixcuintla: storia semplice di un incontro – Tra Barberino Val d’Elsa e Santiago Ixcuintla si è stabilito un intenso rapporto di amicizia e collaborazione che apre la porta per uno scambio tra Italia e Messico che ha il sapore di una riparazione.
Sara Innocenti, Donne di sabbia – Per raccogliere fondi e stabilire collaborazione tra Italia e Messico è stato organizzato uno spettacolo toccante che ha saputo ricordare, ad un pubblico italiano spesso distratto o inconsapevole, una terribile realtà di donne orrendamente violentate e uccise da assassini senza volta, «donne di sabbia».
Franco Di Giorgi, La grande lezione di Primo Levi – Una serie di riflessioni su una frase terribile di Primo Levi: «poiché accade facilmente, a chi ha perso tutto, di perdere se stesso». Con questa semplice constatazione Levi, forse inconsapevolmente, ha messo il dito su una delle leggi ferree dell’umanità: la dialettica come corollario della necessaria priorità del negativo.